13.12.10


Lampadari, specchi, sculture e sedute….materiali e pensieri che si mescolano dando vita ad uno spazio da percorrere e “gustare” da toccare e attraversare…attraverso quegli oggetti di “uso comune” che si pongono in quel sottile confine tra arte e design.
Un viaggio tra realtà e finzione dove il senso dell’abitare cambia i suoi connotati tradizionali …specchi da accarezzare…sedute di pietra morbida…metalli vibranti…sculture luminose…sospensioni da attraversare…nuvole da abitare…
opere di :
LABORATORIO DI ARCHITETTURA&DESIGN
INCREDIX LAB DESIGN
MILENA L'ANNUNZIATA
la direzione artistica della mostra è di Milena L'Annunziata e Claudio Catalano

una cascata di petali....
Frasket , scultura luminosa
L'uomo della BICIVOLANTE....incredix!


sculture in movimento...
un uccellino sa nuotare?
...e il pesce può volare?




...sedute in pietra morbida....metalli vibranti...
un viaggio tra realtà e finzione, dove il senso dell'abitare
cambia i suoi connotati tradizionali...
sospensioni da attraversare....
oggetti di design...piccole e grandi cose
legate a gesti quotidiani che si caricano in questo caso di
loro valori simbolici con lo scopo di stimolare tutte le dimensioni
della nostra sfera emozionale.
"specchi da accarezzare... "
Scopriamo allora il piacere sensuale di gesti nudi, semplici, generatori di emozioni
e di nuovi e al contempo antichi modi di vivere l'ambiente domestico.



"le dolci casine"
città mille città
siamo tutti o quasi tutti immersi in una città
mille strade mille volti
mille segnali mille suoni
mille rumorimille case
che stress...
ogni città ha delle case
forma colore armonia
tipica di quella città
ogni casa racchiude persone vite
amori bambini famiglie luci
casa casona palazzo villa cascina fattoria masseria...
casine...
eccole...
tratto da : "i racconti di incredix"




Un viaggio tra semplicità e voluttà
Abitiamo in spazi preconfezionati, percepiamo
un mondo sintetico sovra strutturato da strati di
logiche nascoste.
L'esperienza è oggi manipolata, dilatata, addomesticata.

Proviamo per un attimo a spogliare ogni cosa,
a togliere ogni strato dal nostro percepire confuso
e disordinato.
Ci accorgiamo allora dell'essenza delle cose quotidiane , del loro linguaggio,
dei loro messaggi, di quello che realmente rappresentano
e come conformano lo spazio e l'anima.
L'innocenza dello sguardo è scoprire ogni volta un'emozione
legata ad uno spazio, ad un ambiente.
Quotidianamente compiamo viaggi intorno alle cose, in atmosfere che
si manifestano dentro e fuori di noi, senza soluzione di continuità.
...attraverso la manipolazione della materia, che assume qualità sorprendenti,
caratteristiche inaspettate, prendono forma degli oggetti di uso quotidiano 0
di puro piacere estetico...
L'innocenza dello sguardo è scoprire ogni volta un emozione legata ed uno spazio, ad un ambiente...



Viaggiamo con il corpo e con i sensi,
viaggiamo con lo sguardoo, semplicemente, toccando, gustando e sognando mondi
diversi in dimensioni archetipe che pur ci appartengono ma che ci sembra aver
definitivamente rimosso.